Collare fisso o a scorrimento?

Da più di due decenni allevo razze per così dire “difficili” vuoi per la mole vuoi per il carattere: Il Pastore del Caucaso e il Pastore dell’Asia Centrale. E’ evidente come, per poter controllare e gestire un soggetto di queste razze, la forza fisica non possa essere l’unica risorsa. Il controllo emotivo, il rispetto, la conoscenza dei ruoli, del posto gerarchico occupato, costituiscono l’ossatura del rapporto uomo-cane ma esistono anche le leggi della fisica-meccanica! Un opportuno strumento di controllo quale un collare a scorrimento può fare la differenza durante tutte le fasi comunicative del binomio. Con un piccolo tocco del guinzaglio (non serve strozzare il cane) riusciamo ad esercitare un “richiamo” di maggior forza, un controllo più veloce e un’immediata risposta anche se il nostro cane pesa quanto o più di noi.  La stessa cosa non può avvenire con una pettorina, le stesse ragioni di sicurezza urbana per non parlare del banale buon senso ci dovrebbero far comprendere come, strumenti con punti di attacco posizionati in modo così diverso, non possano dare il medesimo risultato! Con questo non voglio dire che il collare a scorrimento sia l’unico strumento da adottare, ognuno è libero, ma resta che se scegliete di utilizzare un collare fisso o una pettorina sarebbe buona norma aggiungere anche un collare a scorrimento (come doppio collare per esempio) da utilizzare in caso di bisogno. In alcuni casi può evitare danni importanti al proprio cani o peggio a terzi.

Antonella Ghidini
Allevamento Muhari

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